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 Cause e rimedi naturali per combattere la polidipsia

14 Aprile 2022

Bere tanto, si sa, fa benissimo al nostro organismo. L'acqua è uno degli elementi di cui il nostro corpo ha più bisogno, e non essere idratati durante la giornata può portare, sul lungo periodo, anche a gravi problemi di salute. Tuttavia, bisogna sapere che anche l'eccesso opposto, quello di bere continuamente, provoca gravi danni al corpo umano, e può diventare una vera e propria malattia, chiamata dagli esperti polidipsia.

 

Cos'è la polidipsia?

I medici da sempre hanno individuato nei due litri di acqua al giorno la perfetta quantità di cui il nostro corpo ha bisogno, con lievi differenze da individuo a individuo. Se invece, a causa di una continua sensazione di sete e di arsura, psicologica più che fisiologica, si tende a eccedere questo livello, ci si può trovare difronte al problema della polidipsia.

La polidipsia è una malattia che porta chi ne è affetto a bere anche cinque litri di acqua al giorno, se non di più, come è ben spiegato tra le pagine del sito Bionotizie.com, green community dedicata a salute e benessere.   

Questo conduce ad una minzione continua ed eccessiva, secchezza delle fauci, sensazione di fame, vista offuscata e perdita di peso. L'acqua infatti riempie lo stomaco portando a mangiare molto meno e portando subito alla sazietà, per poi vivere un fortissimo senso di fame poco dopo.

Anche minzionare diventa un problema. Il corpo fa sempre più fatica ad espellere tutta l'acqua bevuta, e l'utilizzo così frequente della vescica porta a un suo danneggiamento nel tempo. Questo porta inoltre a una sensazione di confusione e nausea continua, possibile mal di testa, crampi allo stomaco e all'addome e, nei casi più gravi, spasmi muscolari e difficoltà nel parlare.

 

L'iponatremia come conseguenza più grave

Una delle conseguenze più pesanti della polidipsia è il verificarsi della iponatremia, dovuta all'assunzione di acqua in quantità elevatissime. Si tratta di un disturbo in cui il sodio nel plasma è molto più basso del normale. Si arriva allora a una intossicazione da acqua che può avere conseguenze anche molto gravi. Un sintomo evidente è la lentezza con cui i tagli e le ferite, anche le più superficiali, riescono a rimarginarsi.

 

Le cause della polidipsia

Una causa fisica di questa malattia può essere il diabete, che provoca l'innalzamento dei livelli di zucchero nel sangue e quindi un senso di secchezza e sete molto forte. Questo può accadere anche con il diabete del tipo definito insipido.

Le cause principali però sono di solito quelle psicologiche: in questo caso si parla polidipsia psicogenica, e solitamente si verifica laddove ci siano già disturbi alimentari, bulimia o anoressia, o perfino nella schizofrenia. Anche disturbi dell'umore o un fortissimo stress, se prolungati nel tempo, possono causare la necessità di bere moltissima acqua come valvola di sfogo.

 

Polidipsia: la cura

Il primo passo che un medico compie, solitamente, per curare la polidipsia, è quello di richiedere analisi delle urine e del sangue. Se il problema è fisico, e quindi legato al diabete, si agisce su quello. Iniezioni di insulina, piani alimentari specifici e altre tecniche permettono di tenerlo sotto controllo e quindi di alleviare il senso di sete e di arsura.

Un'altra soluzione potrebbe essere quella di iniziare un periodo di privazioni di acqua, in cui il liquido è sottratto o somministrato in minime dosi al paziente. Se il problema è di natura psicologica, ci si può risolvere a uno psicologo o uno psichiatra.

I rimedi naturali contro la polidipsia

Non esistono rimedi naturali specifici contro la polidipsia ma se, come accade nella maggior parte dei casi, il disturbo è di natura psicologica, allora la soluzione può essere naturale. Come consigliato anche sul sito Bionotizie.com, accanto al parere e alla cura di un esperto, può essere utile la pratica di attività meditative e rilassanti come lo yoga, oltre all'attività fisica, adottando, in generale, uno stile di vita il più sano ed equilibrato possibile.

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Aloe Ferox: benefici e proprietà dimagrandi della pianta

22 Maggio 2020

L’Aloe Ferox è una pianta tipica dell’Africa, del sud nello specifico, che ha tutta una serie di proprietà e benefici importanti per l’organismo. Gli effetti della sua azione chiaramente non si possono avere tramite la consumazione della pianta ma vengono esaltati da degli estratti utilizzati nei prodotti del mercato.

Proprietà e benefici

L’aloe Ferox è molto apprezzata poiché ricca di vitamine e sali minerali che aiutano l’organismo a recuperare il proprio equilibrio ed anche perché ha delle buone proprietà dimagranti. Ha grandi quantità di vitamina B che insieme agli altri effetti della pianta è in grado di stimolare l’organismo ed evitare di accumulare massa grassa.

L’aloe ferox inoltre è molto utilizzata, soprattutto in oriente, come metodo per eliminare le scorie e le tossine dal corpo, quindi sfruttando il suo effetto depurante. Va dunque a riequilibrare le disfunzioni dell’organismo e a rafforzare così anche le difese immunitarie per combattere patologie o problemi di salute.

Differenze tra aloe vera e aloe Ferox

L’aloe è una pianta molto comune e in natura ne esistono centinaia di specie anche se solo poche sono utilizzate per integratori naturali di aloe ferox, cosmetici e trattamenti viste le loro proprietà benefiche. Si può dire che le due varietà più utilizzate e famose sono l’aloe vera e l’aloe Ferox.

L’aloe vera ha delle grosse foglie ricche di gel e all’interno la sostanza più presente è l’acemannano che viene utilizzato per infiammazioni e velocizzare la cicatrizzazione. L’aloe Ferox è molto simile ma ha delle spine più importanti alle estremità e delle foglie più spesse (seppur carnose). Il suo gel è invece ricco di minerali e vitamine e dunque viene utilizzata come rinvigorente.

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Mascherine Chirurgiche Monouso: 3-4 Strati, Prezzo, Dove si Acquistano Online

8 Aprile 2020

Durante giorni come questi che stiamo vivendo, di ansia e preoccupazione, siamo tutti alla ricerca delle famose ed introvabili mascherine. Ma saranno davvero utili? Molti di noi, hanno inizialmente, svaligiato le farmacie acquistando qualsiasi tipo di mascherina, rendendosi conto che non erano efficaci. D’altronde, lo stesso Ministero e gli stessi esperti nel settore consigliano un altro tipo di mascherina Sono queste, infatti, quelle che si devono utilizzare per la protezione dal Coronavirus. Eppure, con le dovute accortezze. Vediamo, insieme, quali sono, come funzionano e quali sono gli effettivi benefici.

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Le Morsicature Animali

4 Settembre 2017

1) COME PREVENIRLE

Indipendentemente dal fatto che sia un cane accompagnato dal proprietario o un cane randagio, evitare di correre verso l’animale. E’ necessario evitare il contatto se non si è certi di poter escludere una reazione aggressiva. Il fatto che scodinzoli non indica piacere o contentezza, bensì deve essere interpretato come un segnale di indecisione su come reagire ad una determinata situazione.

Fermarsi ad almeno 2 metri di distanza per permettere a voi e al cane di “studiare” la circostanza. Evitare di fissarlo direttamente negli occhi, poiché tale gesto verrebbe interpretato come segnale di sfida: è più indicato guardarlo tra le orecchie o a livello dell’attaccatura della coda. Evitare di accarezzarlo ponendo la mano sulla sua testa, poichè tale atto verrebbe  interpretato dal cane come un segnale di minaccia. Nel caso in cui il cane guardasse di lato e ringhiasse (cane impaurito) aumentate la distanza tra voi e lui indietreggiando e nel caso in cui il cane vi guardasse ringhiando (cane non intenzionato a socializzare/dominante) aumentate la distanza tra voi e lui cambiando direzione di marcia. Se il cane iniziasse a retrocedere non ostacolate la sua via di fuga e se non presentasse gli atteggiamenti sopra citati (potenzialmente pericolosi), è comunque consigliato procedere nell’approccio posizionandosi di lato (mai mettersi frontalmente) e abbassandosi, aspettare quindi che sia il cane ad avvicinarsi, porgere lentamente (ma non troppo) la mano con il palmo rivolto versol’alto ed evitare di fissare il suo sguardo. Accarezzare il cane ma solo per tempi brevi.

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Acari della Polvere

6 Agosto 2017

ACARI (Mites)

Vettore Malattia Agente eziologico Diffusione Serbatoio
Liponyssoides sanguineus Rickettsosi vescicolare (rickettsialpox) Rickettsia acari USA orientali, Russia, Africa, Corea Topo (Mus musculus)
Leptotrombidium akamushi Febbre tifosa da acari (malattia tsutsugamushi) Rickettsia (Orientia) tsutsugamushi Siberia, Nord Australia, Giappone,Sud-est asiatico, Pakistan, Tailandia Roditori

CHEYLETTIELLOSI una zoonosi causata da acari

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