Screening tumore colon-retto: test a casa più facile, farmacie ritirano i campioni
Il programma di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori del colon retto compie 20 anni a Ferrara, un traguardo che sottolinea l’importanza di questa strategia sanitaria per la salute pubblica locale e regionale. In occasione di questa ricorrenza, l’Azienda Usl di Ferrara ha annunciato un significativo potenziamento dell’offerta territoriale, con l’obiettivo di aumentare la partecipazione e migliorare l’accessibilità del test di screening.
Il cuore del programma rimane la diffusione del test per la ricerca del sangue occulto nelle feci (SOF), un esame semplice, non invasivo e gratuito, che può essere effettuato comodamente a casa propria. Grazie a un invito che arriva direttamente al domicilio o tramite canali digitali come il fascicolo sanitario elettronico e sms, i cittadini possono recarsi in farmacia per ritirare il kit necessario per il prelievo delle feci. A partire da giugno 2025, verrà ampliata la collaborazione con le farmacie aderenti che, oltre alla consegna del kit, potranno anche raccogliere i campioni, semplificando ulteriormente il percorso.
Come spiega la dottoressa Caterina Palmonari, responsabile dell’Unità Operativa Semplice Dipartimentale “Screening Oncologici, Epidemiologia e Promozione della Salute”, “Il test è semplice, gratuito e funziona. Grazie allo screening riusciamo a individuare i polipi e tumori in fase iniziale, aumentando significativamente le possibilità di cura e guarigione.” La dott.ssa Palmonari, recentemente nominata direttrice del Distretto Ovest dell’Azienda Usl di Ferrara, sottolinea l’importanza di superare i tabù legati a questo esame, spesso sottovalutato dalla popolazione.
Fino a dicembre 2024, lo screening era rivolto a donne e uomini tra i 50 e i 69 anni residenti in Emilia-Romagna. Dal gennaio 2025, l’età massima è stata estesa a 74 anni, con la copertura progressiva delle coorti più anziane entro il 2028. Nel 2025, il Centro screening ha inoltre invitato anche i nati nel 1951 (74enni) per un ultimo test, anche se non chiamati negli ultimi cinque anni. Nel 2024, il programma ha coinvolto oltre 50.000 persone con un tasso di adesione del 55%.
Il test di screening si basa sulla ricerca di tracce di sangue non visibili a occhio nudo nelle feci, spesso causate dal sanguinamento di polipi adenomatosi, lesioni benigne che possono impiegare molti anni per trasformarsi in tumori maligni. La tempestiva individuazione e rimozione dei polipi consente di prevenire la progressione del tumore, riducendo così la mortalità.
Se il test SOF risulta positivo, il percorso prevede approfondimenti diagnostici completamente gratuiti e organizzati dal Servizio Sanitario Nazionale, che possono includere la colonscopia, l’esame di riferimento per confermare la presenza di lesioni e rimuoverle se necessario. La colonscopia viene eseguita in sedazione su richiesta del paziente, al fine di ridurre ansia e disagio.
La colonscopia tradizionale, pur essendo un esame più invasivo rispetto al test SOF, garantisce una diagnosi accurata e la possibilità di intervento terapeutico immediato. Al contrario, la colonscopia virtuale, sebbene meno invasiva e priva di preparazione intestinale intensa, comporta l’esposizione a radiazioni ionizzanti e non consente l’asportazione diretta dei polipi, rendendola un’opzione meno utilizzata nei programmi di screening organizzati.
Il test SOF è altamente sensibile e non richiede restrizioni dietetiche, caratteristiche che ne facilitano l’adesione e la ripetizione biennale raccomandata. Nonostante ciò, non sempre riesce a rilevare tutti i polipi o le lesioni tumorali, per cui è fondamentale eseguire il test con regolarità e prestare attenzione a eventuali sintomi gastrointestinali persistenti.
Per favorire un’assidua partecipazione, il programma di screening è accessibile anche a chi non ha ricevuto la lettera d’invito tramite canali alternativi come la prenotazione online “Screening Prenota Smart” o il contatto telefonico con il Numero Verde dell’ASL. Inoltre, tutte le fasi del percorso, dall’esecuzione del test agli eventuali approfondimenti e trattamenti, sono erogate gratuitamente e senza necessità di impegnativa medica.
Il programma prevede anche un’attenta gestione della privacy dei dati personali e un supporto psicologico per i pazienti che ne facciano richiesta, riconoscendo l’impatto emotivo legato alla diagnosi oncologica.
L’obiettivo regionale e nazionale è di aumentare la copertura e l’efficacia dello screening, riducendo l’incidenza e la mortalità legate al tumore al colon retto, seconda neoplasia per incidenza nelle donne e terza negli uomini in Italia. L’impegno dell’Azienda Usl di Ferrara e delle strutture sanitarie correlate continua a essere fondamentale per garantire a tutta la popolazione l’accesso a un programma di prevenzione efficace e innovativo.