
L'occasione per tutti i pensionati: come richiedere un prestito all'INPS e quanto si risparmia - antropozoonosi.it
Il prestito con cessione del quinto per i pensionati INPS permette di ottenere liquidità anche senza conto corrente. Requisiti, durata e condizioni aggiornate, tutto quello che serve sapere.
Quando si parla di prestiti personali, per molti pensionati la prima opzione considerata è quella della cessione del quinto. La ragione è semplice: si tratta di una forma di finanziamento a rimborso automatico, con rate fisse che non superano mai il 20% dell’importo netto della pensione mensile. Un sistema pensato per garantire sia chi presta che chi riceve, evitando ritardi nei pagamenti e lasciando al beneficiario un margine di spesa mensile certo. Il meccanismo si basa sulla trattenuta diretta in cedolino pensione, senza necessità di bonifici o RID bancari. In alcuni casi, il prestito può essere erogato anche senza un conto corrente attivo, utilizzando strumenti alternativi come il libretto postale nominativo o un assegno vidimato.
La cessione del quinto è destinata a lavoratori dipendenti pubblici, privati e pensionati, e nel caso degli ex lavoratori ora in pensione, può rappresentare una soluzione concreta per far fronte a spese sanitarie, familiari o improvvise. Chi riceve la somma, ha la certezza che le rate verranno scalate in automatico, senza rischi di insolvenza, e può gestire il resto della pensione in libertà. Per le banche, la sicurezza di un’entrata regolare e verificabile facilita l’approvazione del prestito e permette in molti casi di ottenere tassi più bassi rispetto a un prestito tradizionale.
Requisiti per accedere al Quinto BancoPosta Pensionati
Il prodotto dedicato ai pensionati INPS proposto da Poste Italiane, denominato Quinto BancoPosta Pensionati, è rivolto a una fascia ampia di utenti: possono richiederlo anche gli ex INPDAP, ex Enpals ed ex Ipost. Il finanziamento può servire per nuove spese, oppure per chiudere debiti esistenti con altri istituti. Ma per accedere è necessario soddisfare una serie di requisiti ben precisi. Il richiedente deve essere residente in Italia, con una pensione dimostrabile erogata dall’INPS, e non deve superare gli 86 anni alla scadenza del piano di rimborso. È obbligatorio che, al netto della rata mensile, il reddito residuo non sia inferiore al minimo vitale previsto dall’INPS. Se queste condizioni sono rispettate, si può avviare la pratica direttamente da app Poste Italiane, tramite il portale web o chiamando il numero verde.

Per procedere occorrono un documento di identità, la tessera sanitaria e un cedolino pensione (oppure la comunicazione di liquidazione per chi è appena andato in pensione). In caso di rinnovo di una precedente cessione, è necessario allegare anche il conteggio estintivo della vecchia finanziaria. Per i cittadini extra-UE, viene richiesto un permesso di soggiorno valido almeno fino alla scadenza del prestito. Va segnalato che l’ente erogante può richiedere ulteriori documenti, valutando caso per caso. Il prestito è regolato da precise normative e deve rispettare le disposizioni previste dal DPR 180/50, che tutela il beneficiario contro il sovraindebitamento. Non si tratta quindi di un finanziamento automatico, ma di una formula regolata da limiti ben chiari.
Durata, importi e modalità di erogazione del prestito senza conto corrente
L’importo concesso viene calcolato in base alla pensione netta percepita, con piani di rimborso che vanno da 36 a 120 mesi. Le coperture assicurative obbligatorie, richieste per legge, sono a carico dell’istituto finanziatore. Sul sito ufficiale di Poste Italiane, nella sezione dedicata a Quinto BancoPosta Pensionati, sono riportati i documenti informativi aggiornati relativi alle due società che gestiscono il prodotto: Financit S.p.A. e UniCredit.
Il finanziamento non richiede necessariamente un conto corrente. Il richiedente può scegliere di ricevere l’importo anche su libretto di risparmio Ordinario o Smart, oppure tramite bonifico o assegno non trasferibile intestato direttamente a sé. Questo rende accessibile il prestito anche a pensionati che, per scelta o per necessità, non utilizzano strumenti bancari tradizionali.
Fino al 14 agosto 2025, è attiva una promozione per chi rinnova una cessione in corso per un importo totale superiore a 17.000 euro. Viene riportato un esempio specifico: un pensionato di 62 anni che richiede un prestito da 30.000 euro, con TAN fisso all’8,05% e TAEG all’8,36%, riceverà 20.560,57 euro netti, rimborsabili in 120 rate da 250 euro. Il costo totale sarà di 9.439,43 euro, ma non ci sono spese di istruttoria, incasso o comunicazione, né imposte di bollo.
L’accesso a queste condizioni dipende da più fattori: età, pensione, prestiti in corso e disponibilità residua mensile. È consigliabile confrontare anche le proposte di altri intermediari finanziari, che potrebbero offrire tassi più vantaggiosi in base alla propria situazione specifica.