
Ecco perché d'estate tendiamo a mangiare in modo più leggero - antropozoonosi.it
Ridurre le porzioni e prediligere piatti semplici e poco conditi permette di rispettare i segnali di fame del corpo e di mantenere un’alimentazione sana.
Con l’arrivo della stagione estiva, non solo il guardaroba e l’umore subiscono trasformazioni, ma anche le nostre abitudini alimentari si modificano in modo significativo.
Molti italiani hanno notato una diminuzione dell’appetito e una preferenza per piatti più leggeri e freschi: un fenomeno che la scienza spiega come una risposta fisiologica alle condizioni climatiche e di luce proprie dell’estate.
Come il clima estivo influenza le abitudini alimentari
L’estate porta con sé una vera e propria rivoluzione alimentare: aumentano il desiderio di cibi freschi e bevande leggere, come frutta, insalate e piatti freddi poco conditi, mentre si riducono il consumo di piatti caldi, elaborati e ricchi di grassi. Questo cambiamento non è frutto di semplici preferenze personali, ma di un adattamento spontaneo del corpo alle alte temperature e alla maggiore esposizione alla luce solare.
Il caldo agisce sul metabolismo basale, ossia sull’energia che il corpo consuma a riposo per mantenere funzioni vitali come la respirazione, la digestione e la termoregolazione. Mentre in inverno il corpo brucia più calorie per generare calore, in estate il metabolismo rallenta per favorire la dispersione del calore corporeo, riducendo così il fabbisogno calorico complessivo.
L’appetito ridotto e l’importanza dell’idratazione
Questa riduzione naturale dell’appetito d’estate porta a consumare pasti meno abbondanti e meno frequenti, con una chiara preferenza per alimenti facilmente digeribili. Il corpo, infatti, cerca di risparmiare energia per i processi di raffreddamento, privilegiando cibi leggeri che non richiedano un grande dispendio energetico per la digestione.

Un altro aspetto cruciale è la maggiore necessità di idratarsi: la sudorazione intensa per contrastare il caldo può causare una significativa perdita di liquidi, che deve essere compensata con un aumento dell’assunzione di acqua e cibi ricchi di acqua come anguria, melone, cetrioli, pomodori e zucchine. L’acqua è fondamentale per sostenere la termoregolazione e mantenere stabile la temperatura corporea nonostante le alte temperature esterne.
Inoltre, l’aumento delle ore di luce solare stimola la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore che non solo migliora l’umore ma regola anche l’appetito, favorendo un senso di sazietà e contribuendo a ridurre la fame.
Cosa mangiare per un’alimentazione equilibrata d’estate
Seguire queste variazioni del corpo non significa saltare i pasti, ma adattare le scelte alimentari per garantire un apporto bilanciato di nutrienti. È importante preferire pasti freschi, nutrienti e completi: ad esempio, un’insalata di cereali con verdure di stagione, legumi, pesce o carni bianche può essere un pasto ideale. Anche carpacci di pesce con verdure fresche rappresentano un’ottima opzione.
È fondamentale limitare il consumo di bevande zuccherate, alcolici e bibite gassate, che possono aumentare la disidratazione e fornire calorie “vuote”. Al contrario, è consigliabile bere acqua a temperatura ambiente e optare per cocktail analcolici a base di frutta e verdura, che oltre a dissetare aiutano a mantenere l’idratazione.
Infine, è bene evitare cibi molto elaborati, fritti e ricchi di grassi saturi, che possono rallentare la digestione e aumentare la sensazione di calore.