
Il metodo giapponese per una casa perfetta: ecco perché il decluttering sta spopolando - antropozoonosi.it
Decluttering, sta diventando una pratica sempre più amata e utilizzata: ma il metodo giapponese è tutt’altra storia!
Viviamo in un’epoca in cui la gestione degli spazi domestici e la ricerca di una vita più essenziale sono diventate priorità per molte persone. Il decluttering, ovvero l’arte di liberarsi del superfluo, ha guadagnato sempre più attenzione grazie a un metodo innovativo e profondamente radicato nella cultura giapponese, che non si limita solo a eliminare oggetti ma li accompagna con un gesto di gratitudine.
Il decluttering giapponese non è semplicemente un modo per fare pulizia, ma un vero e proprio percorso di consapevolezza e rispetto verso gli oggetti che ci circondano. Nato dalla filosofia di Marie Kondo, esperta di organizzazione domestica e autrice di bestseller internazionali, questo metodo si basa su un principio fondamentale: mantenere solo ciò che “scintilla gioia” (spark joy).
Secondo questa disciplina, ogni capo di abbigliamento o oggetto accumulato deve essere preso in mano e valutato in base a quanto riesce a suscitare emozioni positive. Se non trasmette più alcuna sensazione positiva, si procede al distacco, ringraziandolo per il tempo trascorso insieme. Questo approccio trasforma l’atto di disfarsi del superfluo in un rituale di rispetto e riconoscenza, che facilita il processo emotivo legato al cambiamento.
Decluttering, il metodo giapponese per riordinare gli armadi
Negli ultimi anni, il decluttering è diventato un fenomeno globale che ha influenzato anche il design degli spazi abitativi, spingendo verso ambienti minimalisti e funzionali. Liberarsi del disordine permette non solo di guadagnare spazio fisico, ma anche di alleggerire la mente, riducendo lo stress e migliorando la qualità della vita.

Studi psicologici recenti confermano che un ambiente ordinato favorisce la concentrazione e la produttività, oltre a promuovere un senso di controllo e benessere. In questo senso, il metodo giapponese si rivela particolarmente efficace perché punta a una pulizia non solo materiale ma anche interiore, invitando a riflettere sul valore reale degli oggetti e sul modo in cui influenzano il nostro equilibrio emotivo.
Per iniziare con il decluttering secondo il metodo giapponese, è consigliabile procedere per categorie e non per stanze. Ad esempio, si può iniziare dagli abiti, passando poi ai libri, ai documenti e infine agli oggetti personali. Questo processo aiuta a mantenere la concentrazione su un unico tipo di oggetti, facilitando la valutazione e la decisione.
Un altro aspetto fondamentale è il modo di riporre ciò che si decide di conservare. Il metodo Kondo suggerisce di piegare i vestiti in modo da poterli vedere tutti contemporaneamente, migliorando l’organizzazione e rendendo più semplice scegliere cosa indossare ogni giorno. Inoltre, ogni oggetto deve avere un posto preciso, evitando così che il disordine si accumuli di nuovo nel tempo.