
Doccia in estate, se la fai così rischi seri danni alla pelle - antropozoonosi.it
Docce con 10 prodotti, doppia detersione e scrub quotidiani: i social esagerano. I dermatologi spiegano perché una routine semplice è migliore per la pelle e per l’ambiente.
I video virali che raccontano routine da doccia con dieci passaggi, esfoliazioni giornaliere e litri di oli profumati hanno conquistato milioni di visualizzazioni su TikTok e Instagram. Ma dietro il fascino delle immagini patinate si nasconde una realtà ben diversa: troppi prodotti e troppe abitudini aggressive possono compromettere l’equilibrio della pelle, favorire irritazioni e sprecare risorse preziose. A ribadire il concetto sono diverse voci autorevoli nel campo della dermatologia, tra cui la Dott.ssa Olga Bunimovich, docente presso l’University of Pittsburgh Medical College.
Routine semplici ed efficaci: cosa consigliano i dermatologi
Secondo gli esperti, una buona routine da doccia non deve essere complicata. L’essenziale? Una detersione delicata con un prodotto ipoallergenico e senza profumo, acqua tiepida (non calda) e un’idratazione post-doccia con lozione o olio. Troppo tempo sotto l’acqua calda, infatti, può privare la pelle dei suoi oli naturali e causare secchezza o irritazioni. Nel dettaglio, i saponi antibatterici vengono spesso utilizzati con leggerezza, ma i dermatologi ne consigliano l’impiego solo in presenza di condizioni specifiche come l’idrosadenite suppurativa, una patologia cutanea autoimmune. Per le persone sane, questi saponi possono risultare eccessivamente aggressivi, alterando la barriera cutanea.

Molti ignorano che gli oli non idratano direttamente, ma servono a trattenere l’umidità dopo il contatto con l’acqua. È l’acqua, infatti, che idrata. Gli oli, se applicati su pelle ancora umida, aiutano a mantenere quella idratazione. Come spiega la Dott.ssa Lisa Akintilo, della NYU Langone Health, spesso le routine virali dimenticano l’importanza dell’idratazione, insistendo su step inutili e tralasciando quelli fondamentali. Anche il concetto di doppia detersione, reso popolare dalle beauty influencer, viene spesso frainteso. Nato per la rimozione del trucco dal viso, non è necessario estenderlo al corpo. Pulire in modo accurato solo le zone più sensibili (ascelle, inguine, piedi) è sufficiente per mantenere un buon livello di igiene, evitando di sgrassare eccessivamente la pelle in altre aree.
Pericoli per la pelle e per l’ambiente: serve consapevolezza
L’esfoliazione è un altro passaggio su cui occorre fare attenzione. Esagerare con scrub fisici o chimici può causare danni, soprattutto per chi soffre di eczema, acne o pelle sensibile. Gli esperti suggeriscono di limitare l’uso degli esfolianti a una o due volte a settimana e di preferire formule delicate a base di acido lattico o glicolico, che agiscono senza irritare.
Oltre ai rischi dermatologici, c’è anche un impatto ambientale. Negli Stati Uniti, le docce rappresentano circa il 17% del consumo idrico domestico. Con molte regioni colpite da siccità, ridurre la durata delle docce è diventata una necessità. Temperature tiepide e tempi contenuti aiutano non solo a proteggere la pelle, ma anche a risparmiare litri d’acqua ogni giorno.
I dermatologi concordano su un punto: è ora di abbandonare le routine esasperate dettate dai social media, dove l’estetica spesso prevale sulla funzione. Tornare a una cura essenziale, calibrata sulle reali esigenze della pelle, significa migliorare la salute cutanea e contribuire a un utilizzo più consapevole delle risorse. La pelle non ha bisogno di dieci passaggi, ma di costanza, rispetto e semplicità.