
Ferragosto = insalata di riso, ma non la solita ricetta - antropozoonosi.it
Tre varianti fresche di insalate estive con riso, cous cous e ingredienti mediterranei. Perfette per il caldo.
Quando la temperatura sale e il forno diventa l’ultimo elettrodomestico da voler usare, una insalata fredda può davvero fare la differenza. Il riso, il cous cous e gli altri cereali diventano basi versatili per costruire piatti completi, colorati e pratici, da portare in ufficio, al mare o semplicemente da gustare a casa. Non si tratta solo di un’alternativa leggera alla pasta: questi piatti possono essere nutrienti, equilibrati e facilmente conservabili per più giorni, se ben preparati.
Tra le proposte più apprezzate in questi giorni ci sono tre combinazioni che si distinguono per gusto e semplicità. La prima unisce riso bianco e nero, dando vita a un mix cromatico ricco di consistenze, completato da tonno, pomodorini, mozzarella e carote. La seconda si affida all’aroma del pesto, alla dolcezza della rapa rossa e all’acidità del limone, per un piatto fresco, saporito, con un equilibrio ben studiato tra sapori. La terza invece è a base di cous cous, un cereale sempre utile in cucina, abbinato a mais, prosciutto cotto e una crema realizzata con uova sode frullate, al posto della classica maionese. Piatti semplici, certo, ma con piccole accortezze che li rendono completi e facilmente replicabili anche da chi non ha molta dimestichezza con i fornelli. Il vantaggio è che si preparano in anticipo, si conservano bene e si servono freddi.
Insalata di riso mediterranea con mix bianco e venere
Il primo piatto è un classico rivisitato con un’aggiunta scenografica: il riso venere. Il suo colore scuro crea contrasto con il bianco del riso classico e degli altri ingredienti, rendendo il piatto visivamente più interessante. In più ha un profumo leggermente tostato che dà carattere. Una volta lessati separatamente i due tipi di riso, si uniscono in una ciotola capiente con pomodorini freschi, tonno sgocciolato, mozzarella a cubetti, carote crude tagliate fini e olive denocciolate.

Il condimento è fresco e semplice: olio extravergine, succo di limone, sale, e una manciata di erbette spezzettate con le mani — basilico, menta e prezzemolo. Il risultato è una insalata equilibrata, saporita ma non pesante, adatta sia come piatto unico che come contorno abbondante. È consigliabile lasciarla riposare in frigo per almeno mezz’ora, così da amalgamare i sapori. Si conserva bene per due o tre giorni, coperta, in un contenitore ermetico. Un trucco per migliorare ulteriormente il risultato è quello di non sciacquare il riso venere troppo a lungo, per non perdere il suo aroma. Al contrario, il riso classico da insalata va passato sotto l’acqua fredda per bloccare la cottura e non farlo attaccare. La differenza si sente. Chi vuole, può aggiungere anche una spolverata di pepe bianco o qualche scaglia di mandorla tostata.
Cous cous con mais, prosciutto e maionese di uova sode
Il terzo piatto, forse il più insolito, è una variante che richiama le vecchie insalate di riso con la maionese, ma con un tocco più leggero. Si parte dal cous cous precotto, che viene preparato con acqua calda salata e poi sgranato con cura usando una forchetta e un po’ d’olio d’oliva. Una volta raffreddato, si unisce a mais dolce e prosciutto cotto tagliato a cubetti piccoli. La particolarità è nella salsa: al posto della classica maionese industriale, si frullano due uova sode con un cucchiaio di succo di limone, un cucchiaino di senape, olio extravergine, sale e pepe. Il risultato è una crema densa ma delicata, priva di conservanti, con un sapore rotondo e più naturale. Una volta amalgamata al cous cous, si lascia raffreddare in frigorifero per almeno un’ora.
Questo piatto è perfetto anche per i bambini, non troppo salato né aggressivo nei sapori. Si può preparare la sera per il giorno dopo, oppure usarlo per riutilizzare ingredienti rimasti in frigo, come piselli lessi o formaggio a cubetti. Il cous cous, se ben condito, non si asciuga troppo e mantiene una buona consistenza anche nei giorni successivi. Va solo sgranato con una forchetta prima di servirlo.