Caciotta di bufala ritirata dal mercato per rischio Escherichia Coli, attenzione al lotto 100
Il Ministero della Salute ha disposto il richiamo di un lotto di formaggio a causa della presenza del batterio Escherichia coli (E. coli), con particolare attenzione alla tipologia di formaggio e al lotto interessato. Il provvedimento riguarda un prodotto a base di latte di bufala, con l’obiettivo di tutelare la salute pubblica e prevenire rischi legati al consumo di alimenti contaminati.
Il formaggio oggetto del richiamo è la caciotta stagionata di bufala prodotta da Fattorie Garofalo tramite il Caseificio La Vecchia Masseria di Diana Luigi, con sede a Villa Literno (Caserta). Il marchio identificativo del produttore è IT 15/299 CE. Il lotto ritirato dal mercato è il numero 100, con data di scadenza fissata al 30 novembre 2025. Le confezioni interessate sono quelle sottovuoto di peso compreso tra 400 e 500 grammi.
Il richiamo è stato attuato a seguito di riscontri analitici che hanno evidenziato la presenza del batterio Escherichia coli nel prodotto. Si tratta di una misura precauzionale per evitare potenziali infezioni alimentari, soprattutto in soggetti più vulnerabili come bambini e anziani.
Inoltre, è da segnalare un richiamo analogo avvenuto in Trentino per i lotti di formaggio Puzzone di Moena DOP prodotti dal Caseificio Sociale di Predazzo e Moena, tra dicembre 2023 e luglio 2024, a causa della possibile contaminazione da STEC (Shiga toxin-producing Escherichia coli). Questo richiamo è stato attivato dopo il ricovero di una bambina di un anno per sindrome emolitico-uremica correlata all’infezione.
Se si è acquistata una confezione appartenente al lotto richiamato, le autorità sanitarie raccomandano di non consumare il prodotto per evitare rischi di infezione. È possibile restituire la confezione al punto vendita dove è stato effettuato l’acquisto, ottenendo il rimborso anche senza presentare lo scontrino fiscale.
L’invito è rivolto a tutti i consumatori per un controllo attento delle confezioni acquistate, in modo da prevenire eventuali casi di intossicazione o infezione da batteri patogeni.
L’Escherichia coli è un batterio presente normalmente nell’intestino di uomini e animali a sangue caldo, ma alcuni ceppi sono patogeni e possono causare malattie intestinali ed extra-intestinali. I sintomi più comuni di un’infezione da ceppi patogeni includono diarrea (anche con presenza di sangue), crampi addominali, nausea e vomito.
L’infezione può derivare dal consumo di alimenti contaminati, come frutta, verdura cruda, latte non pastorizzato, carne poco cotta o prodotti lattiero-caseari contaminati, come nel caso della caciotta ritirata. Il contagio può avvenire anche per via indiretta attraverso il contatto da persona a persona, soprattutto in assenza di un’adeguata igiene delle mani.
La contaminazione da Escherichia coli STEC, in particolare, può portare a complicazioni gravi come la sindrome emolitico-uremica, una condizione che compromette la funzionalità renale e che colpisce soprattutto i bambini piccoli e gli anziani.
È importante sottolineare che l’Escherichia coli è sensibile al calore: la cottura accurata degli alimenti è quindi uno strumento efficace per neutralizzare il batterio e prevenire l’infezione.
Non esistono farmaci in grado di prevenire l’infezione da Escherichia coli, pertanto è fondamentale adottare comportamenti corretti in cucina e nella vita quotidiana:
Il Ministero della Salute mantiene un costante monitoraggio sulla sicurezza alimentare e coordina i richiami di prodotti che presentano rischi microbiologici. Attraverso i suoi uffici territoriali e in collaborazione con laboratori specializzati come l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, vengono effettuati controlli rigorosi per garantire la sicurezza dei prodotti lattiero-caseari e di altri alimenti.
Il Ministero ha inoltre la funzione di informare tempestivamente i consumatori e le aziende su eventuali criticità, al fine di limitare la diffusione di prodotti non conformi e proteggere la salute pubblica.
Fattorie Garofalo, produttore della caciotta richiamata, è nota per la sua filiera integrata e controllata, con un focus sull’eccellenza della mozzarella e dei prodotti a base di latte di bufala. Tuttavia, anche aziende leader del settore devono garantire rigorosi standard di sicurezza, motivo per cui il richiamo rappresenta una misura necessaria per prevenire eventuali effetti negativi sulla salute.