Sono due le specie di bacilli gram-negativi che sostengono questa zoonosi:
Yersinia enterocolitica – comprende oltre 50 sierotipi e 5 biotipi, molti dei quali non sono patogeni. I ceppi patogeni per l’uomo sono generalmente pirazinamidasi-negativi. I sierotipi che causano la malattia possono variare in differenti aree geografiche
Yersinia pseudotuberculosis – comprende 6 sierotipi con 4 sottotipi, la quasi totalità delle infezioni nell’uomo e negli animali sono sostenute dal gruppo O – ceppi I.
Yersinia enterocolitica
Yersinia enterocolitica è causa frequente di diarrea ed è presente in ogni continente. La trasmissione dell’infezione si verifica attraverso l’ingestione di acqua o di cibo contaminato e meno frequentemente tramite contatti con animali o pazienti infetti. Gli animali che fungono da serbatoio dell’infezione sono roditori, conigli, maiali, pecore, bovini, cavalli, cani e gatti. La maggior parte delle infezioni contratte dagli animali riconoscono come modalità di contagio, oltre al contatto diretto, anche il consumo di carne poco cotta, specie di maiale, anche se refrigerata, poiché Yersinia si sviluppa anche a basse temperature (4°C). Il microrganismo è stato isolato anche da acque di superficie, ma raramente ha provocato epidemie attraverso questa via. Sono state segnalate invece epidemie associate al consumo di latte pastorizzato contaminato, in seguito al consumo di intestino di maiale crudo, salsicce crude o di germogli di fagioli. Le epidemie sono più frequenti nei mesi freddi.
Cenni clinici nell’uomo
Dopo un periodo d’incubazione di 4-7 gg compaiono i sintomi iniziali rappresentati da febbre, diarrea e dolore addominale; l’infezione può causare ulcerazioni della mucosa dell’ileo terminale con interessamento delle placche del Peyer, e aumento di volume dei linfonodi mesenterici. Il paziente accusa dolori alla fossa iliaca destra e febbre; talora può subentrare stipsi. Spesso questa sintomatologia porta ad un intervento di appendicectomia con appendice normale.
Immagine endoscopica di paziente con infezione da Y. enterocolitica
In rari casi le ulcerazioni ileali possono interessare il viscere a tutto spessore e provocare una perforazione intestinale o enterorragie. L’infezione dai linfonodi mesenterici può raggiungere la grande circolazione diffondendosi in altri organi quali fegato, polmoni, meningi; in questi casi può essere evidente un quadro settico. In alcuni pazienti possono manifestarsi fenomeni immunoreattivi, quali una fastidiosa poliartrite che interessa in rapida successione ginocchia, anche, piedi, dita e gomiti e può persistere per alcuni mesi, oppure un eritema nodoso. Sono state descritte anche faringiti.
Diagnosi
La diagnosi di certezza è basata sull’isolamento del microrganismo da escreti, secrezioni o tessuti (feci, essudato faringeo, liquido peritoneale, sangue, linfonodi) e con la dimostrazione della risposta anticorpale specifica mediante test di sieroagglutinazione. La terapia è antibiotica (gentamicina, cloramfenicolo, chinoloni, doxiciclina, cotrimossazolo).
Diffusione
La Y. enterocolitica è stata isolata da animali asintomatici. La specie maggiormente incriminata quale fonte d’infezione sembra essere il suino, probabilmente perchè la Yersinia colonizza spesso la faringe di quest’animale.
Negli anni ’60 questi microrganismi sono stati riconosciuti per la prima volta come agente causale di gastroenteriti e di linfadenite mesenterica. Circa il 60-70% dei casi di yersiniosi si verificano nei bambini, spesso i casi umani si sono verificati in concomitanza con focolai di malattia negli animali domestici “conviventi” quali cuccioli o gattini.
La trasmissione della malattia è di tipo oro-fecale, avviene ingerendo cibo ed acqua contaminati oppure per contatto con animali o persone infette. La Y. enterocolitica è presente in molti alimenti (carne, vegetali, prodotti ittici ,latte) tuttavia i ceppi patogeni vengono più frequentemente isolati nella carne di maiale o nei prodotti a base di carne suina. Il germe è stato isolato anche da corsi d’acqua. È stata inoltre segnalata la trasmissione nosocomiale e quella attraverso trasfusione di sangue.
Il principale serbatoio di Yersinia è rappresentato dagli animali; tra questi il il principale serbatoio per Y. enterocolitica patogena allo stato di portatore asintomatico è il maiale.
Y. pseudotuberculosis
Yersinia pseudotuberculosis è causa ancora più rara di zoonosi. Il serbatoio è rappresentato da roditori, conigli, cervi, animali da cortile, uccelli. La trasmissione avviene per ingestione dei microrganismi attraverso il contatto con animali infetti o tramite cibo o acqua contaminati.
La Y. pseudotuberculosis è diffusa in molte specie di uccelli e mammiferi, ed in modo particolare nei roditori e altri piccoli mammiferi.
Yersiniosi – Intestino di capra, area di necrosi che interessa la mucosa e sottomucosa intestinale,
cellule infiammatorie che delimitano il tessuto necrotico.
Prevenzione
La prevenzione si basa sull’igiene della macellazione, del consumo e della conservazione:
preparare e manipolare in modo igienico la carne e gli altri cibi, specialmente se questi devono essere mangiati crudi, il latte deve essere sempre pastorizzato;
lavarsi accuratamente le mani prima di maneggiare il cibo o di mangiare e dopo aver maneggiato carne di maiale crudo e dopo contatti con animali;
purificare in modo appropriato le acque e proteggere le risorse idriche da feci umane e animali;
allontanare in modo igienico feci umane, di cane e gatto;
durante la macellazione dei maiali, la testa ed il collo devono essere trattate con cura per evitare di contaminare le carni con il faringe molto colonizzato.